Categoria: PALAZZO
Denominazione: Palazzo dell'Università
Denominazione originale: Collegio dei Gesuiti
Ubicazione
Circoscrizione: Centro
Indirizzo: via Balbi, 5
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Notizie storiche
Secolo: XVII sec.
Data: prima metà del ‘600
Attività (uso attuale): Sede del Rettorato e delle Facoltà di Giurisprudenza e di Scienze Politiche
Uso storico: Collegio dei Gesuiti
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Descrizione
Realizzato a partire dagli anni 30 del Seicento da Bartolomeo Bianco con l’intervento dell’architetto gesuita Padre Grassi e con il contributo finanziario della famiglia Balbi. Bartolomeo Bianco nel progettare l’edificio decide di sfruttare la particolare pendenza del terreno per realizzare così una sequenza scenografica costituita da atrio e cortile collegati da scale che riprende quella del Ponzello realizzato a Palazzo Doria Tursi.
- ESTERNO
Contesto
Il complesso si trova nella seicentesca via Balbi, luogo di residenza aristocratica della famiglia da cui la strada prende il nome. E’ stata costruita per dare un nuovo accesso a ponente alla città e per migliorare, così, la viabilità cittadina.
Facciata
Il capitolato per la facciata del Collegio dei Gesuiti viene firmato il 17 gennaio 1651 da Giovanni Battista Balbi e sottoscritto dai maestri Piero Antonio Schera di Bernardo e Domenico Bona di Antonio. Le dimensioni della facciata sono notevoli per l’altezza e per i caratteri distributivi interni, che non prevedono più i mezzanini. Quest’ultimi impongono, perciò, che la superficie sia decorata con un tramato più leggero. Man mano che lo sguardo sale verso l’alto, l’inquadratura decorativa delle finestre si alleggerisce: al primo piano è caratterizzata dai tavoloni, dalle cornici a profilo tondo, dalle terne delle bozze a contorno, dalle teste e dalle zampe leonine, dalle triplici e volute laterali. Al secondo la decorazione delle finestre è più leggera per la sfaccettatura dei tavoloni e per il rilievo delle mensole e dei timpani. Infine, al terzo piano, la decorazione diventa ancora più aerea per la presenza dei balaustrini finti e veri, per l’assenza delle mensole e per l’aprirsi dell’incorniciatura sotto i timpani. Attualmente la parete è ad intonaco liscio; resta solo l’incorniciatura delle bozze per i canti esterni ed interni dei due corpi laterali leggermente prominenti.
Portale
Il contratto per il portale viene sottoscritto per Giovanni Battista Balbi dai fratelli Giovan Angelo e Francesco Falconi il 9 febbraio 1651. I materiali adoperati per la costruzione sono il marmo (per le basi, i capitelli e i rocchi delle colonne, il fregio, la tripla bozza e per il telaio della porta) e la pietra di Celle (per le bozze delle colonne, l’architrave, il cornicione del portale e i telai delle due finestre del portico). Il portale risulta, così, più massiccio rispetto alla facciata. Le statue poste a coronamento del portale vennero inserite successivamente. Al centro, tra di esse, è collocato uno stemma con sotto la scritta Genuense Atheneum che deriva da quello dei domini sabaudi che possedeva sotto di esso lo stemma dell’Annunziata (documentato a partire dal 1828). Oltre alla frase che vediamo tuttora, c’era anche la parola regium che lo sovrastava. Al contrario in alcune vedute settecentesche, appare lo stemma della famiglia Balbi, contornato da corona, due ali e due teste di aquila. Le statue poste a coronamento del portale suggeriscono svariate interpretazioni: la più accreditata è che rappresentino la “Conoscenza delle cose terrene” e la “Conoscenza delle cose divine” con riferimento alla filosofia e alla teologia, materie oggetto di studio nel Collegio stesso.
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Opere notevoli
Salone del Collegio (oggi Aula Magna dell’Università di Giurisprudenza)
- Affreschi della volta di Francesco Menzio raffiguranti Allegorie, la Crocefissione e Le Tre Marie.
- Paolo De Matteis, "La Divina Sapienza attorniata dalle Arti Liberali", 1705-1706ca., parete ovest. In realtà non fu dipinta per il Salone bensì per il soffitto della Libreria dei Gesuiti dove si trovava intorno al 1949 quando dopo aver subito un intervento di restauro fu collocata nell’odierna Aula Magna sostituendo così un altro dipinto, probabilmente una Purificazione. Ai lati dell’alzata d’altare dipinta compaiono le statue monocrome di S. Ignazio e di San Francesco Saverio.
- "Salomone attorniato dai simboli della sapienza, della scienza, della ricchezze e della gloria", parete est.
All’interno del Salone sono collocate delle statue in bronzo provenienti dalla ormai distrutta chiesa di San Francesco di Castelleto
Statue in bronzo:
- "La Fede", Giambologna e aiuto (Pietro Francavilla)
- "La Speranza", Giambologna e aiuto (Adriaen De Vries)
- "La Carità", Giambologna e aiuto (Adriaen De Vries)
- "La Giustizia", Giambologna e aiuto (Pietro Francavilla)
- "La Fortezza", Giambologna e aiuto (Pietro Francavilla)
- "La Temperanza", Giambologna e aiuto (Adriaen De Vries)
Putti
- Putto alato, Giambologna e aiuto (da ritenere situato originariamente su uno dei timpani laterali della Cappella Grimaldi)
- Putto alato, Giambologna e aiuto (Pietro Francavilla)
- Putto alato, Giambologna e aiuto (Pietro Francavilla) (da ritenere situato originariamente su uno dei timpani laterali della Cappella Grimaldi)
- Coppia di putti alati, Giambologna e aiuto (Pietro Francavilla) (da ritenere situato originariamente su uno dei timpani laterali della Cappella Grimaldi)
Oratorio Domestico del Collegio (oggi denominato Sala Ligure) Sito al secondo piano del palazzo, è un piccolo vano voltato a pianta rettangolare con numerose aperture distribuite simmetricamente sia sui lati lunghi che su una delle pareti brevi. La decorazione è costituita da affreschi monocromi che simulano un sistema architettonico nel quale si inseriscono medaglioni figurati a finto bassorilievo. Nei capitelli delle lesene, dipinte sui lati lunghi, sono raffigurati sei ovali che rappresentano i Santi Gesuiti: da sinistra S. Francesco Borgia, S. Francesco Saverio e S. Ignazio nella parete di ingresso, i tre Santi gesuiti crocefissi in Giappone nella parete opposta. Sui due lati brevi si ha, da una parte un grande monocromo bianco raffigurante la Madonna col Bambino collocato alla sommità di un’incorniciatura rettangolare, che costituisce il centro della parete a sinistra dell’ingresso, mentre sul lato opposto un altro monocromo con San Luigi Gonzaga e San Stanislao Kostka che tiene fra le braccia il Bambino Gesù.
Aula di Teologia (odierna Cappella del Palazzo dell’Università) Primo ambiente a sinistra del piano del cortile, in origine fu un’aula scolastica. L’apparato decorativo è costituito da dieci dipinti, sette rilievi in bronzo del Giambologna e da una ricca ornamentazione a stucco sui toni del bianco e del bruno.
Bassorilievi con storie della Passione di Cristo (1579-87):
- "Cristo davanti a Caifa", Giambologna e aiuto (Pietro Francavilla)
- "Pilato si lava le mani", Giambologna e aiuto (Pietro Francavilla)
- "Flagellazione", Giambologna e aiuto (Pietro Francavilla)
- "Incoronazione di spine", Giambologna e aiuto (Pietro Francavilla)
- "Ecce homo", Giambologna e aiuto (Pietro Francavilla)
- "Salita al Calvario", Pietro Francavilla
- "Deposizione nel sepolcro", Pietro Francavilla
Aula di Legge (oggi Aula Cabella) Vano collocato di fronte alla cappella. Ha mantenuto intatto l’originale apparato decorativo. La sua ornamentazione è costituita da una serie di dipinti e da un fitto intreccio di stucchi policromi che conferiscono all’ambiente un carattere di raffinata unità seguendo i modi lievi tipici del barocchetto genovese.
- "L’Educazione della Vergine", Sebastiano Galeotti (?)
Libreria Sita al terzo piano del Collegio è attualmente accessibile dalla Biblioteca Universitaria della quale oggi fa parte, la Libreria dei Gesuiti è un ambiente che si è mantenuto intatto nella sua struttura. E’ un vasto e ampio salone a pianta rettangolare, le cui pareti sono interamente coperte da armadi-scaffali in legno parzialmente impiallacciato in radica, lungo i quali, a metà altezza corre un ballatoio continuo con una ringhiera in legno e ferro battuto. Nel soffitto a volta ribassata era originariamente incassata la tela con La Divina Sapienza attorniata dalla Arti Liberali, collocata attualmente nell’Aula Magna, ma dipinta da Paolo de Matteis appositamente per questo vano intorno al 1705.
Aula Bensa
- Giuseppe Isola, "Trionfo della Scienza in Liguria", frammento di affresco strappato,1871.
Deposito dell’Economato
- G. Sineo, "Allegoria della vita goliardica".
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Note
I bassorilievi bronzei con episodi della Passione eseguiti dal Giambologna e situati attualmente all’interno della cappella del palazzo, come anche la serie di putti alati e delle statue bronzee che ornano il salone (oggi Aula Magna dell’Università di Giurisprudenza), provengono dalla cappella Grimaldi che si trovava nella chiesa distrutta di San Francesco di Castelletto. Il giardino del collegio dei Gesuiti è oggi l’Orto Botanico dell’Università, con accesso da Corso Dogali.
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Bibliografia
C. Di Biase, "Strada Balbi a Genova. Residenza aristocratica e città", Genova, Sagep, 1993.
"Il Palazzo dell’Università di Genova: il collegio dei Gesuiti nella strada dei Balbi", Genova, Università degli studi di Genova, 1987.